La cornea
La cornea costituisce il sesto anteriore della tunica esterna o fibrosa dell’occhio.
E’ estremamente resistente, grazie alla sua struttura fibrosa, e molto trasparente in modo da permettere l’entrata della luce nell’occhio e da lasciar vedere l’iride e la pupilla che le stanno dietro.
La trasparenza è data dall’assenza di vasi sanguigni, dalla disposizione ordinata delle fibre collagene che ne costituiscono lo stroma ed alla disidratazione.
A mantenere disidratata la cornea provvede il suo strato più interno, l’endotelio. In caso l’endotelio perda la sua funzione, per riduzione delle cellule che lo compongono o per processi infiammatori, la cornea può imbibirsi d’acqua e divenire opaca. La trasparenza della della cornea può anche venire compromessa da processi di cicatrizzazione e di crescita di vasi sanguigni, a seguito di traumi o infezioni.
In caso di alterzioni permanenti, la cornea può essere sottoposta a trapianto, completo o solo degli strati malati.
La cornea è spessa circa 540 micron al centro ed arriva fino a quasi 700 micron alla giunzione con la sclera, detta limbus.
E’ costituita di cinque strati dall’esterno all’interno:
- epitelio
- membrana di Bowman
- stroma
- membrana di Descemet
- endotelio
Essendo riccamente innervata, qualsiasi lesione della sua superficie anteriore provoca intenso dolore e fastidio alla luce.
La cornea è la lente più potente dell’occhio, con circa 43 diottrie di potere. Per questo motivo, oltre che per la sua facile accessibilità, è la sede prescelta per la chirurgia dei difetti di refrazione. Piccole modifiche della sua curvatura anteriore, indotte con tecniche chirurgiche o laser, possono modificare il suo potere in modo da correggere i difetti di vista.